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Cos'è L'esicasmo Trascendentale



L'Esicasmo Trascendentale è una disciplina mistica nata tra i primi cristiani dell'India (60 d.C.) e della mesopotania. Ha in se la meditazione, la contemplazione e le pratiche.


L'Esicasmo Trascendentale è la risposta a tutte le domande. Da dove provengo, dove sono, verso dove sono diretto.

Dietro tutte le manifestazioni di un essere umano c’è un desiderio di raggiungere la felicità ed essa coincide con il conoscere se stesso, sapere chi sei veramente e che senso ha il proprio vivere nel mondo. CHI SONO IO ?

Ti viene insegnato a conoscere te stesso MA NON E' IL PUNTO DI ARRIVO.

Questo è solo il primo passo che noi chiamamimo "Esikia" (Meditazione) !


Cosa succede dopo e chi può partecipare ai corsi ?

Ti insegnamo le tecniche della "Theoria" (Contemplazione) e delle "Pratiche" che saranno la tua esperienza diretta con il Divino. Niente fede, ma solo esperienza.

Solitamente partecipano ai nostri corsi persone di ogni tipo e di esperienza: dal ricercatore veterano, alla persona che per la prima volta vuole fare qualcosa per ritrovarsi. Il metodo insegnato è adatto a tutti e non richiede alcuna preparazione o esperienza precedente di qualsiasi percorso. Ciò che si scopre è il proprio Sé, ossia la propria vera identità, per poi entrare in contatto con il Divino.


L'Esicasmo appartiene ad una via spirituale ?

L’esicasmo, fin dal primo apparire del Cristianesimo e nei secoli del monachesimo ortodosso, è formalmente presente come tecnica di meditazione e, con molti elementi comuni a tutti gli antichi movimenti spirituali, ancora oggi rende possibile le condizioni per cui l’essere umano possa attuare un articolato percorso di conoscenza e di purificazione di sé, e si disponga al raggiungimento della piena conoscenza di se stessi e lo stato di unione con il Divino.

La tradizione di questa tecnica di meditazione dalle prime comunità cristiane e attraverso i Padri del deserto giunge fino a S. Giovanni Climaco che sul Monte Sinai testimonia lo stretto legame tra il Nome ed il respiro. Attraverso gli asceti del Monte Athos e la teorizzazione di S. Gregorio Palamas, oggi giunge fino a noi in un suo preciso ed articolato percorso formativo, restituito al contesto che lo fece nascere, ovvero le prime comunità della Chiesa Ortodossa orientale.

Possiamo affermare che è una pratica di Meditazione che congiunge la nostra epoca alle origini stesse del stessa del Cristianesimo.

Quindi non deve essere intesa solamente come una "tecnica" ma è fonte di una vera spiritualità dell'Essere e inseparabile da un approfondimento dei temi e del contesto che l’ha resa possibile. Un tempo veniva tramandata solo in alcuni monasteri, vere e proprie scuole esicastiche nel mondo, ma ora alcuni Maestri sono inviati a diffondere questo sapere anche tra i laici.

I corsi di Esicasmo si dividono in Introduttivi ed Avanzati. I laici possono raggiungere il 10° grado dei 33° complessivi.

Abbiamo depositato il marchio per impedire abusi di diffusione senza adeguata preparazione.


Il corso può aiutarmi a risolvere i problemi ?

Il percorso interiore che fai tende a quella che molte filosofie e religioni, compreso l'antico cristianesimo, chiamano "illuminazione" e quindi per ritrovarti, va a sciogliere e trasformare molti blocchi interiori, dolori, problemi, limiti. Diventa una guarigione senza eguali. Un tornare alla Luce e riemergere da anni e anni di confusioni, illusioni e delusioni per poi, trovati se stessi, incontrare Dio.


Tutti raggiungono l'illuminizione ?

Non tutti raggiungono l’Illuminazione, ma tutti, proprio tutti, sperimentano una profonda pace e armonia con se stessi e con la vita. La capacità di relazionarsi con se stessi e con gli altri si eleva fortemente. Chi realizza conosce se stesso, porta una nuova consapevolezza eterna e meravigliosa che dona qualcosa di straordinario per il resto della vita. Non c’è una regola fissa su chi riesce o chi non riesce a fare il cammino dei 33 gradi, molto dipende dal grado di fiducia che aumenta durante le pratiche e molto dipende anche dal grado di identificazione che il ricercatore ha con la propria mente, la sua capacità di staccarsi per entrare prima nel cuore e poi nell'anima.



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